Sabato 18 agosto 2012, presso la facoltà d Geologia di San Paolo, una delle più rinomate del mondo, la dott.ssa Ayub presenterà la proiezione e alcuni risultati dell’ultima grande spedizione di Akakor Terre Alte – Ayuni/Avaroa 2010. L’incontro, patrocinato dalla SBE – Societa Speleologica Brasiliana e dall’Università di San Paolo del Brasile, si inserisce all’interno di numerose iniziative, sie di carattere naturalistico che scientifico. Molte persone, sia studiosi che speleologi, hanno già dato conferma della loro presenza.

Durante la puntata di Voyager – Indagare per conoscere di lunedì 12/03/2012, sono andate in onda immagini ed interviste che il team AKAKOR ha fatto sul Lago Titicaca e nel sito di Tiwanaku in Bolivia. Le riprese subacquee hanno mostrato i grandi ritrovamenti fatti a piu di 80 metri di profondità, come terrazzamenti, strade e strutture di chiara origine umana e facendo così luce su molti misteri che circondano questi bellissimi luoghi.

Venerdì 18 novembre 2011, si terrà presso il teatro Oratorio di Lierna(LC) una serata di divulgazione e spiegazioni, nella quale il team AKAKOR grazie a filmati e immagini racconterà le ultime esplorazioni fatte, i meravigliosi paesaggi visti le scoperte fatte e informerà dei progetti futuri, prestando attenzione all’Amazzonia e all’Antardine, scenari di pregetti in partner-ship con alcuni ministeri brasiliano e italiani.

La serata sarà organizzata in collaborazione con la Proloco e il comune di Lierna e il ricavato sarà devoluto al Soccorso Alpini di Mandello del Lario che sta facendo un bellissimo lavoro di pronto intervento nella parte Orientale del Lario

Sabato 21 e domenica 22 maggio 2011, insieme agli amici de “La Macchina del Tempo”, l’Akakor ha potuto visitare una serie acquedotti sotterranei, che nei secoli sono stati scavati nel tufo. L’elaborata rete di cunicoli ha destato meraviglia e stupore e alcuni tratti ricordavano i tunnel della “Piramide di Akapana” a Tiwanaku. Già la location è stata bellissima: i sotterranei della Basilica di S. Maria Maggiore detta La Pietrasanta, nel pieno centro di Napoli, a due passi dal Duomo. La sede dell’Associazione ha la fortuna e il privilegio di essere sotto ad una delle chiese più belle del capoluogo partenopeo e i tunnel partire direttamente da lì.
La visita a Napoli non poteva non prevedere un’uscita sul Vesuvio il quale ha colpito tutto per la sua bellezza selvaggia e la forza dirompente: vedere il Golfo di Napoli e la Costa Amalfitana da questo luogo privilegiato è stato il giusto compenso per le fatiche del fine settimana
Un grazie di cuore a Luca, Tullio, Fabio e Stefania per la tipica ospitalità campana e a Michael per il bellissimo trailer.

Sabato 16 Aprile 2011, lo staff di Akakor è stato ospite del “Soccorso degli Alpini” di Mandello del Lario per una seduta di training di BLS (Basic Life Support – Supporto di base alle funzioni vitali) focalizzata principalmente sulle attività speditive. La lezione, tenuta dall’Istruttore Regionale Stefano “Tete” Balzarotti è stata molto interessante ed a evidenziato come si “può aiutare il 118 ad aiutarci”, sapendo come comportarsi in situazioni determinanti per salvare la vita di una persona in condizioni come per esempio una persona priva di sensi, oppure con un blocco meccanico delle vie aeree (oggetti nella gola dei bambini, acqua nei soggetti che affogano) o ancora in totale arresto cardiaco.

L’istruttore ha evidenziato quanto siano importantissimi gli attimi tra l’evento e l’arrivo dei soccorsi in quanto possono fare la differenza tra la vita e la morte della persona e come tempistiva deve essere l’azione.
Lo scopo di tale manovra è quello di mantenere ossigenato il cervello e il muscolo cardiaco, insufflando artificialmente aria nei polmoni e provocando, per mezzo di spinte compressive sul torace, un minimo di circolazione del sangue.
Il rischio principale collegato alla mancanza di soccorso in questi casi è il danno anossico cerebrale; si tenga a tal proposito presente che l’ossigeno (necessario appunto al cervello) è presente nell’aria-ambiente in percentuali medie del 21%, mentre quello presente nell’aria espirata dai polmoni è circa del 16% (vale a dire che, respirando, consumiamo soltanto circa un quarto dell’ossigeno presente nell’aria, e ciò significa che, teoricamente, la
 
stessa aria può essere respirata al massimo 4 volte); questa constatazione ci fa capire come l’intervento con la respirazione artificiale semplice (con la bocca) piuttosto che con la respirazione artificiale evoluta
(pallone autoespandibile, bombola di ossigeno, soccorso avanzato) possa realmente fare la differenza, giacché praticando la classica respirazione bocca a bocca, il soccorritore insufflerà nei polmoni della vittima un’aria il cui ossigeno è già stato parzialmente utilizzato (poiché il soccorritore ha inspirato ed espirato quell’aria), e perciò sarà un’aria meno efficace.
Altrettanto importante è la tempestività dell’intervento: dall’inizio dell’arresto cardio-circolatorio,
mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 9-10 minuti, in assenza di RCP (acronimo di Rianimazione Cardio-Polmonare), è molto difficile se non impossibile sperare il recupero del danno anossico cerebrale definitivo (ma i primi gravi danni al cervello si riscontrano dopo già 4 minuti di mancanza di ossigeno).

Un grazie di “cuore” al 118 per il lavoro che svolge e a tutti i volontari che lo rendono possibile.

Per maggiori informazioni:
http://www.soccorsodeglialpini.it/